On line il lusso italiano è moda

MENA

Made in Italy

2016 – Cinque mesi di ascolto assiduo della Rete. Seguendo, analizzando e interpretando come gli utenti internet dei cosiddetti Paesi Mena (Middle East North Africa) commentano i prodotti più importanti e le tendenze della moda italiana.

Un’analisi che parte da un dato: un terzo del mercato del lusso mondiale parla italiano. In un momento in cui il settore sta attraversando un profondo cambiamento, guidato dall’innovazione tecnologica e dalle mutevoli richieste di consumatori sempre più esigenti. Secondo la quarta edizione dell’indagine Digital Luxury Experience 2015, realizzata da Fondazione Altagamma e McKinsey sull’impatto che il digitale e l’ecommerce hanno sull’esperienza di acquisto del consumatore globale di prodotti di alta gamma, nel 2020 almeno il 12% degli acquisiti di personal luxury goods sarà fatto attraverso i canali digitali.

Nel 2025 la penetrazione dell’ecommerce in questo settore dovrebbe raggiungere il 18%. Tra dieci anni quasi una transazione su cinque avverrà online, per un valore complessivo di circa 70 miliardi di euro. Utilizzando un parametro geografico, sarebbe il terzo mercato globale dopo quello di Stati Uniti e Cina. I 100 colossi mondiali del mercato generano un fatturato complessivo di 214.2 miliardi di dollari e l’Italia, con ben 29 società all’interno delle Top100, è il Paese maggiormente rappresentato.

Un focus sul made in Italy di lusso, quindi, dove le collezioni più importanti si confrontano con i gioielli più costosi. Prodotti che non lasciano indifferenti e che, proprio per la loro capacità di suscitare ammirazione e quindi reazione, siamo andati ad analizzare. Scoprendo, prima di tutto, che le discussioni sulla moda italiana hanno fatto registrare dei volumi superiori a quelli della gioielleria italiana.

Nei 5 mesi di analisi, la moda italiana ha generato più di 30 mila messaggi, in lingua francese, inglese e araba che hanno dato vita a 500 mila interazioni, raggiungendo quasi 290 mila utenti unici. Volumi non avvicinabili dalle discussioni sulla gioielleria italiana: 2 mila messaggi, 25 mila interazioni, poco più di 20 mila utenti unici raggiunti.

Quali i principali risultati e le macro-evidenze?